Ci sono dei momenti nella vita dove comprendiamo di dover cambiare, ma spesso non sappiamo verso quale direzione.
Solo chi dimostra di sapersi muovere al passo con i tempi, ha la possibilità di raggiungere mete che la maggior parte delle persone non riesce neppure ad immaginare.
L’ostacolo maggiore è uscire dal circolo vizioso delle vecchie convinzioni. Certo non è facile, ma è possibile.
A proposito di questo argomento ho letto un libro illuminante, dal titolo “Chi ha spostato il mio formaggio?‘.
Mi ci sono ritrovata, anzi sembrava parlasse di me e penso anche di te!
Questo libro è stato scritto da Spencer Johnson, un luminare della Harvard Business School, tradotto in 44 lingue, recensito da testate giornalistiche di fama mondiale come il New York Times, il Wall Street Journal, e Forbes.
Spencer Johnson, attraverso una storia che sembra una fiaba, fa capire come le convinzioni errate possano tenerci imprigionati e non ci permettano di vedere le grandi opportunità di crescita.
Molto tempo fa in un paese lontano vivevano due topolini e due gnomi, giuro non ti sto prendendo in giro, questo è l’inizio della storia.
I due gnomi si chiamavano Tentenna e Ridolino e i due topolini si chiamavano Nasofino e Trottolino.
Questi personaggi vagavano felici all’interno di un labirinto alla ricerca del formaggio per nutrirsi e vivere felici. La scoperta di quello che chiamarono ‘deposito F’ rese loro la vita facile, in pratica si trattava di una stanza sempre piena di formaggio, dove ogni giorno questi topolini, si recavano per farne scorpacciate. Nessuno di loro si chiedeva né da dove arrivasse, né chi lo portasse lì. Erano solo sicuri del fatto che non sarebbe mai mancato.
Finché arrivò un brutto giorno nel quale non trovarono più nemmeno un pezzettino di formaggio.
I due topolini partirono subito alla ricerca di nuove scorte, mentre invece i due gnomi Tentenna e Ridolino iniziarono ad imprecare contro la cattiva sorte e l’ingiustizia, rimanendo arrabbiati per giorni.
Ad un certo punto lo gnomo Ridolino, decise di seguire l’esempio dei due topolini Nasofino e Trottolino e quindi partì.
Prima di andare però, Trottolino disse a Tentenna: “Vedi Tentenna, a volte le cose cambiano e non tornano più come prima, questo sembra uno di quei momenti, la vita va avanti e anche noi dovremmo fare lo stesso”.
Tentenna rispose: ”Dobbiamo solo aspettare, prima o poi tornerà tutto come prima, riappariranno le scorte del formaggio”
Questa è stata la risposta di Tentenna agli accadimenti, ma anche quella di Patrizia.
Infatti io, 10 anni fa, quando le cose iniziarono a cambiare, all’inizio ho passato un periodo nel quale ero solo arrabbiata. Avevo fatto talmente tanti sacrifici per portare avanti il mio salone, avevo fatto così tante rinunce e trovavo ingiusto ciò che mi stava accadendo.
In ogni caso pensavo che quello fosse solo un periodo di crisi e che tutto sarebbe tornato come prima. Ma non fu così.
Cosa è cambiato nel nostro settore?
- L’aumento della concorrenza.
- La diminuzione delle clienti.
- Diminuzione della capacità di spesa della cliente.
- Crisi economica.
- L’arrivo del digitale.
Le cose sono cambiate irrimediabilmente per i parrucchieri e i più fanno come Tentenna, cioè aspettano che tutto torni come prima.
Quali sono le vecchie convinzioni dei parrucchieri che ostacolano il cambio di direzione?
- Per farti scegliere dalle clienti devi fare tanti corsi di formazione tecnica.
- Per farti scegliere devi utilizzare i prodotti delle aziende più note.
- Per farti scegliere devi avere prezzi competitivi.
- Essere bravi e lavorare con coscienza e cortesia prima o poi ripaga.
Torniamo ora brevemente alla nostra storia, che vede lo gnomo Tentenna che ad un certo punto decide di andare a cercare il suo amico Ridolino e lungo il cammino incontra Speranza, un altro gnomo, che gli farà delle domande scomode, ma che lo aiuteranno a diventare consapevole di nuovi modi di pensare.
Durante il viaggio alla ricerca dell’amico, i due gnomi trovano una scritta sul muro lasciata dall’amico: “Se segui le tue vecchie convinzioni non arriverai mai al nuovo formaggio”.
Voglio farti anche io una domanda scomoda: hai mai provato a cambiare convinzioni?
Hai cambiato strategia o fatto azioni diverse, quando ti sei resa conto che tutto stava cambiando?
A volte spaventa il cambiamento, tuttavia è bello pensare che non è sinonimo di perdita, ma di arricchimento: alla fine si acquista maggiore consapevolezza e più conoscenza di noi stessi.
Spesso nei miei articoli ho parlato della necessità di pensare da imprenditore e non da artigiano, qualcuno non si trova d’accordo affermando che i parrucchieri devono rimanere tali e devono pensare solo a fare bene i capelli.
A parte il fatto che fare bene i capelli, accontentare la cliente e dare un servizio di qualità io lo do per scontato.
Il mio intento è quello di far comprendere che il lato artistico è fondamentale certo, ma se non si conoscono i costi di un’attività (la fiche media, il costo giornaliero del salone, la fiche per addetto, ecc.) è impossibile crescere, anzi direi che oggi è impossibile rimanere aperti.
Pensare di essere “solo” un parrucchiere e seguire sempre le stesse idee non ti farà trovare il nuovo “formaggio”!
Tu non sei le tue convinzioni, sei chi sceglie le proprie convinzioni.
Ad maiora,
Patrizia Tinnirello
Questa è la grande possibilità di fare il salto di qualità per tutti quei parrucchieri che vogliono smettere di essere artigiani e diventare imprenditori. Ogni settimana riceverai i migliori consigli, le novità e solo informazioni utili e riassunte. Il modo migliore per restare in contatto con noi.
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