Ho provato tanta rabbia, ebbene sì!
Ho sempre pensato la rabbia fosse un sentimento negativo. Invece ad un certo punto del mio cammino professionale è stato importante provarla, perché ciò mi ha dato la spinta per agire e cambiare la mia situazione.
Ho fatto la parrucchiera dall’età di 14 anni e devo dire che molte cose giuste le ho fatte per istinto. Anche senza sapere il perché le facevo, o dove mi avrebbero portato.
Ma ahimè, le più, le ho sbagliate!
Pensare che non ho fatto altro che copiare tutte quelle azioni che avevo visto fare dai miei ex datori di lavoro.
Avevo 18 anni, quando ho aperto il mio salone ed ho sempre avuto la convinzione che per gestirlo fosse necessario avere 4 caratteristiche ben precise:
- Avere un salone accogliente, in ordine e pulito.
- Avere i migliori prodotti.
- Avere una buona qualità prezzo.
- Fare molti corsi per essere sempre aggiornata.
Avendo aperto la mia attività nel 1983, non ho avuto per parecchio tempo il problema della concorrenza: nella via dove si trovava il mio salone, c’era solo un altro parrucchiere. Non che abbia avuto il successo che ero sicura avrei avuto dall’inizio della mia avventura imprenditoriale, ma comunque è sempre andata bene. Sono sempre riuscita a sostenere tutte le spese, e lo stipendio a casa l’ho sempre portato.
Con il passare degli anni, altri parrucchieri hanno iniziato ad aprire le loro attività vicino al mio salone. Quindi da quel momento, ho iniziato a dividere i miei clienti con la concorrenza, ma il “bello”, anche se io ancora non lo sapevo, doveva ancora venire.
La crisi dei primi anni del 2000 mi ha messo davvero in una situazione difficile. Ho iniziato a capire che qualcosa non andava, ma non riuscivo a capire cosa.
Col tempo ho capito quali fossero i miei errori, ed eccoli qua!
Primo errore: Non conoscere i propri numeri.
Per carattere, quando ho un problema, mi concentro sempre sulla soluzione. Quindi visto che i conti non tornavano mi sono chiesta, anzi ho chiesto alla mia commercialista: “Cosa posso fare per prendere lo stipendio almeno ogni mese e non aver problemi quando mi porti le tasse o l’IVA da pagare?”
Risposta: “Patty devi lavorare di più, ma cosi come stai andando, va bene, sei congrua”. Quindi quando si è congrui e tutto va bene, in realtà va male? A me sembrava impossibile la situazione fosse normale, quando si ha un attività in proprio, non si dovrebbe guadagnare?
Per tutta la famosa rabbia del quale ho parlato all’inizio, ho deciso che dovevo trovare una soluzione. Ho iniziato quindi a studiare testi che parlavano di brand, marketing, vendita, gestione economica e a frequentare corsi che spiegassero come si gestisce una piccola impresa, e cosa ho scoperto?
Che stavo sbagliando tutto o perlomeno che non conoscevo le azioni giuste da fare per far sì che il salone diventasse una fonte di rendita e non un posto di lavoro, cosa che era stato fino a quel momento.
A quel punto ho realizzato che:
- Per certi servizi ero in perdita, cioè produrre quel tipo di servizio tra prodotto utilizzato e tempo, mi costava di più di quello che mi faceva guadagnare.
- Facendo i giusti calcoli, mi sono resa conto che confronto al mio incasso totale comperavo troppi prodotti.
- Non conoscevo la cifra che dovevo guadagnare in un giorno per pareggiare le spese giornaliere.
E molti altri inconvenienti che non conoscere i numeri del proprio salone comporta.
Secondo errore: Pensare che i prodotti che utilizzi siano il motivo per il quale le persone ti scelgono.
Questo è uno dei problemi: il fatto di pensare che se usiamo prodotti famosi diventiamo famosi anche noi. Le aziende questo lo hanno capito da tempo, infatti vendono i loro prodotti carissimi e spesso oltre che venderli ai parrucchieri, se li vendono sui loro siti, a prezzi più bassi di quelli consigliati.
E’ il parrucchiere che serve all’azienda e non il contrario, mi fa imbestialire vedere vetrine di saloni, piene di cartelloni che pubblicizzano prodotti, se devi fare pubblicità falla per la tua azienda, cioè il tuo salone, non per l’azienda di altri.
Ti svelo un segreto: alla tua cliente del prodotto che usi non gliene importa nulla, lei si fida di te e della tua professionalità.
Te non conosci la marca della crema che usa la tua estetista per farti il massaggio, giusto?
Non conosci la marca dello smalto che usa per farti le mani, giusto?
Questo perché tu non hai la preparazione per valutare se è il prodotto adatto ed allo stesso modo alle tue clienti non interessa il prodotto che utilizzi. Loro hanno fiducia in te!
Terzo errore: Non avere un brand.
Un’altra cosa che andando a corsi e studiando ho scoperto, è che l’unico modo per farsi notare è quella di essere diversi! Sì, bisogna uscire dall’anonimato del “faccio tutto per tutti” e creare il proprio brand.
Non ti preoccupare per questa parola inglese, anche per me all’inizio è stato difficile capire cosa si intendesse, sapevo che a me piaceva comperare certe “marche” di abbigliamento, ma la definizione esatta l’ho scoperta studiando.
Ti metto QUI il link della Mucca Viola che è un libro semplice , ma spiega bene il concetto di brand e quindi differenziazione.
Pensare che io ho fatto corsi di ogni genere e tipo, giusto per dire so fare tutto io!
Non esiste locale per tutti, come non esiste un servizio per tutti, niente deve essere per tutti se si vuole offrire l’eccellenza.
Io invece ero sicura che facendo la parrucchiera per donne, uomini e bambini e facendo ogni tipo di servizio, nessuno sarebbe rimasto fuori dal mio salone. Quando poi ho scoperto che era tutto completamente sbagliato, puoi capire cosa ho provato, anzi non devi neanche pensarci troppo su, te l’ho detto all’inizio dell’articolo.
- Devi crearti un identità ben precisa, e rivolgerti al tuo target, cioè alle persone al quale con la tua specializzazione puoi risolvere il loro problema.
- Devi far si che le persone quando pensano a quel determinato servizio, abbiano in mente solo il tuo salone.
Per fare questo devi differenziarti, tutti fanno sempre le stesse cose e nello stesso modo?
Allora fai le cose in modo diverso: inventa una categoria tutta tua.
In un mondo di parrucchieri tutti uguali, le persone vanno da quelli con i prezzi più bassi, d’altro canto perché pagare di più un servizio indifferenziato. Quindi per evitare di finire in mezzo alla guerra del prezzo più basso, l’unico modo è essere diversa dagli altri.
Quarto errore: Non fare marketing.
I parrucchieri sono professionisti che dal punto di vista tecnico si formano molto, ma sarà utile tutta questa formazione?
Posso dirti che il nuovo corso di tecniche di colore o di taglio non ti aiuterà a portare le clienti nel tuo salone.
La cosa migliore, sarebbe meglio investire il tuo tempo nell’imparare il marketing che ti aiuterebbe ad acquisire nuove clienti e a fidelizzarle.
Il marketing anche se molti lo confondono con la pubblicità è l’unico modo per comunicare ai tuoi clienti la tua unicità e per fargli sapere per quale motivo dovrebbero scegliere te al posto della concorrenza.
Aiuta le persone a scoprire che sai fare un trattamento in un modo unico e per questo, risolvi il loro problema.
Ti ho parlato di quattro errori che purtroppo hanno bloccato la mia crescita per molti anni, li hai fatti o li stai ancora facendo anche tu?
Se vuoi farmi sapere quale errore ha bloccato la tua crescita, mi farebbe piacere la condividessi qui.
Ti saluto con questa bellissima frase che mi calza a pennello, è di Humphry Davy, un chimico inglese.
Le mie scoperte più importanti, mi sono state suggerite dai miei sbagli.
Patrizia Tinnirello
Questa è la grande possibilità di fare il salto di qualità per tutti quei parrucchieri che vogliono smettere di essere artigiani e diventare imprenditori. Ogni settimana riceverai la nostra newsletter con tutte le novità e solo con informazioni utili e riassunte per non farti perdere tempo. Il modo migliore per restare in contatto con noi.
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